Un effetto simpatico, che si presta a molti utilizzi nella produzione di filmati, consiste nel far attraversare ad un attore un ostacolo come un muro. I nostri attori possono passare attraverso le pareti? Certo, con i superpoteri di Kdenlive.
Uno degli elementi più comuni nel mondo della fantascienza e del fantasy è l’abilità di alcuni personaggi di passare attraverso i muri, in tutte le sue forme. A volte la si utilizza come espediente per la fuga da una prigionia, oppure come strumento per raggiungere dei luoghi e portare a termine un compito importante. È sempre qualcosa di grande effetto, perché infrange una convinzione molto forte per la mentalità del pubblico: l’idea che un muro od una gabbia di acciaio possano essere sufficienti per bloccare una persona. Dal punto di vista concettuale, si tratta di una forma di teletrasporto che avviene su una quarta dimensione. È una idea che piace molto agli appassionati di fisica perché è realistica, visto che anche nella vita reale potremmo passare attraverso i muri se solo trovassimo un modo per spostarci in una dimensione spaziale diversa dalle tre che siamo abituati ad utilizzare. Noi infatti viaggiamo in un mondo a tre dimensioni: larghezza, lunghezza ed altezza. Ma, secondo la fisica, si tratta solo di una nostra interpretazione: di fatto, è possibile che esistano altre dimensioni che il nostro cervello non riesce a vedere. Per fare un esempio, immaginiamo un’automobile su una pista da corsa piatta: l’automobile può spostarsi solo in due dimensioni, ovvero destra-sinistra e avanti-indietro. Non può utilizzare la terza dimensione, cioè sopra-sotto, perché non può volare. Ora immaginiamo che ad un certo punto della pista vi sia un muro che la ostruisce: l’auto non potrebbe passare. Ma se invece fosse in grado di utilizzare la terza dimensione potrebbe facilmente scavalcare l’ostacolo passandogli sopra, e poi proseguire la sua corsa sul resto della pista. Con la stessa logica, nel caso non fosse possibile scavalcare il muro attraverso la terza dimensione (l’altezza) si potrebbe utilizzare la quarta dimensione per aggirare l’ostacolo. Naturalmente, il problema è che finora non siamo riusciti a trovare un modo per sfruttare una eventuale quarta dimensione. E probabilmente nemmeno ci riusciremo, visto che è probabile che le altre dimensioni spaziali siano troppo piccole per consentire il passaggio di una persona. Solo la ricerca scientifica potrà risolvere definitivamente, in futuro, la questione. Intanto, in alternativa, possiamo fingere di riuscire a passare attraverso un muro grazie agli effetti in computer grafica di Kdenlive. L’effetto è di per se abbastanza semplice da realizzare: basta utilizzare il rotoscope, che abbiamo già imparato ad apprezzare in precedenti tutorial. Ci basta riprendere il nostro attore che si lancia contro un muro, e poi filmare la stanza senza l’attore. Sovrapponendo l’immagine della stanza vuota a quella dell’attore, ritagliando la prima (con il rotoscope) nel punto di “impatto” dell’attore contro il muro, possiamo dare l’illusione che il personaggio sia entrato dentro al muro stesso. Questo vale se l’attore è ripreso di lato. Se, invece, viene ripreso frontalmente, il trucco è ancora più semplice, perché basta utilizzare una transizione di tipo wipe per far apparire l’attore “a macchie”. Questo trucco può essere anche riutilizzato per molte altre situazioni, come il passaggio oltre lo specchio (nel caso vogliate realizzare un filmato basato su “Alice nel paese delle meraviglie”) oppure attraverso altri oggetti per rendere l’idea di un fantasma. Come sempre, potete vedere il video d’esempio al seguente indirizzo: https://www.youtube.com/watch?v=bzmp0pJdQ70
Attenti alla luce…
Affinché l’effetto riesca bene è fondamentale che le riprese sovrapposte, ovvero il filmato che contiene l’attore e quello che invece non lo contiene, siano praticamente identiche. Le due riprese devono differire solo per la presenza dell’attore, tutti gli altro oggetti devono apparire nello stesso modo, E questo significa che anche le luci devono essere identiche: una ripresa non deve apparire più luminosa dell’altra. Per questo motivo è consigliabile, se possibile, girare le scene con impostazioni manuali (di esposizione e di diaframma, oltre che di messa a fuoco) di modo che non possano cambiare tra una ripresa e l’altra. Inoltre, sempre se possibile, si dovrebbe cercare di annullare la luce del Sole, lavorando soltanto con lampade artificiali. In questo modo, ovviamente, quando si sceglie una certa illuminazione (posizione e potenza delle lampadine) siamo certi che non possa cambiare per colpa di qualche nuvola passeggera. È anche importante prestare attenzione alle ombre: si dovrebbe illuminare la scena di modo che non vengano proiettate ombre, da parte dell’attore, sul muro. Altrimenti si noterebbe la differenza tra la ripresa in cui l’attore è presente e quella in cui l’attore invece non c’è.
Mettiamo le clip al loro posto
Cominciamo l’effetto posizionando correttamente le clip video
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E l’attore scompare
Costruiamo un muro che “inghiotte” gli attori
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Qualche ritocco per una scomparsa “realistica”
Miglioriamo la qualità dell’effetto con una transizione a “sipario”
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E adesso l’attore appare dall’altro lato
Non possiamo solo far sparire un attore… dobbiamo anche farlo riapparire
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