Sappiamo che con Kdenlive è molto facile sovrapporre clip video ad immagini rimpiazzando lo sfondo, con la tecnica del chroma key: la chiave cromatica. Ma se volessimo spostare la cinepresa sarebbe possibile far muovere anche lo sfondo? Certo, procedendo manualmente.
Con la tecnica del chroma key, anche chiamato chiave cromatica o semplicemente rimozione del fondale, è possibile filmati un attore su uno sfondo monocromatico e poi chiedere al software di compositing (come Kdenlive) di rendere trasparente lo sfondo in modo da dare l’illusione che l’attore si trovi all’interno di una qualsiasi fotografia. È una tecnica che abbiamo sfruttato spesso in questi tutorial una volta lo si faceva utilizzando pellicole negative sensibili ad un certo colore, che poi veniva usato per lo sfondo e che quindi nel negativo risultava trasparente. Oggi i programmi di montaggio video hanno reso il tutto molto più semplice. Tuttavia, c’è da dire che le soluzioni che abbiamo sempre presentato finora prevedono una scienza “ferma”: la cinepresa infatti non si sposta, perché a quel punto il trucco della sovrapposizione diventerebbe palese. Eppure esistono alcuni metodi per ricreare un fondale finto più credibile: il metodo più valido consiste nel camera mapping: basta scattare una foto del fondale desiderato e dividere l’immagine in tanti componenti a seconda della distanza e posizione. Per esempio, una immagine rappresenterebbe il pavimento, un’altra il cielo, un’altra gli oggetti in primo piano, eccetera. Unendo le varie immagini si dovrebbe ottenere di nuovo la fotografia originale. Il metodo di camera mapping procede poi costruendo una semplice scena 3D in un editor come Blender realizzando una superficie (cioè un rettangolo) per ciascun componente della fotografia. Le varie immagini vengono poi integrate nella scena 3D sotto forma di texture dei rettangoli, e l’editor 3D si occupa di calcolare la prospettiva corretta per ogni movimento della cinepresa virtuale. Si può anche scegliere di fare seguire alla cinepresa virtuale lo stesso movimento di quella che ha realmente ripreso l’attore, con la funzione di camera tracking. Il metodo ha il notevole vantaggio di dare una buona resa ottica senza bisogno di costruire un intero modello 3D dettagliato. Tuttavia, spesso per le piccole produzioni anche questo metodo è esageratamente macchinoso. La soluzione più semplice consiste nel separare i vari componenti dell’immagine originale in più file, proprio come per il camera mapping, ma comporre direttamente lo sfondo completo in Kdenlive, ponendo ogni immagine in una traccia diversa, così da poterle muovere separatamente. Tutto ciò che rimane da fare è utilizzare la transizione Composito con i suoi frame chiave per dare alle varie componenti del fondale il movimento corretto secondo la prospettiva della cinepresa. Si tratta di un trucco realizzabile in pochi minuti, e basta fare un paio di prove per capire come si muovano debbano muovere gli oggetti. Il trucco rende molto bene soprattutto con delle vedute panoramiche: per gli oggetti in primo piano si nota facilmente che la prospettiva non è corretta. Però può anche essere un ottimo metodo per inserire un proprio attore in scene che altrimenti non si sarebbero potute girare. Come paesaggi difficili da raggiungere, luoghi inesistenti creati con dei fotomontaggi, o persino disegni: non è raro, infatti, voler inserire un attore “vero” dentro un mondo disegnato a mano, ma se manteniamo la scena completamente statica il risultato sembra troppo strano. Invece, sfruttando questa manipolazione manuale della prospettiva, si concede maggiore realismo anche a scene palesemente assurde. Come sempre, potete vedere il video d’esempio al seguente indirizzo: https://www.youtube.com/watch?v=282RqmNLYgQ
Anche la luce del chroma key aiuta
Per rendere bene la fusione tra il filmato e lo sfondo è necessario curare il chroma key. In fondo, il bello di lavorare “in studio” con uno sfondo monocromatico è che possiamo facilmente manipolare la luminosità a nostro piacimento. L’idea, in questo caso, è di ricreare una illuminazione quanto più vicina possibile a quella in cui si sarebbe trovato l’attore se fosse davvero stato nel luogo rappresentato dalla fotografia che abbiamo scelto. Nel nostro esempio, l’attore avrebbe dovuto trovarsi nei pressi di un lago, con il Sole nell’angolo in alto a sinistra della scena, e sarebbe stato in piedi su delle rocce molto chiare che quindi riflettono almeno un po’ della luce. Per questo motivo abbiamo utilizzato una lampada bianca molto forte nell’angolo alto a sinistra del telo verde per il chromakey, ed un’altra nella direzione più o meno opposta ma con minore potenza. I riflessi luminosi sull’attore rendono la fusione delle immagini più credibile.
Separare i componenti della foto
Selezioniamo separatamente ogni oggetto che si trova ad una distanza diversa dagli altri
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Un file immagine per ogni elemento
Produciamo un file PNG per ciascuna area della fotografia originale
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Tante tracce per Kdenlive
Abbiamo molti elementi, e ciascuno avrà bisogno della propria traccia video in Kdenlive
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La sovrapposizione corretta
Posizioniamo correttamente i vari elementi seguendo le regole di prospettiva
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